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Presupposti pedagogici e attenzione alla diversità

Il bambino alla scuola dell’infanzia acquisisce delle competenze e cresce in modo globale e unitario grazie   a ciò che vive nel Gioco e nelle relazioni significative che si instaurano in proposte concrete che si rifanno ai 5 campi di esperienza. La scuola è attenta ai bisogni specifici del bambino e ha come scopo l’inclusione di tutti e di ciascuno.

La finalità della scuola hanno come scopo quello di aiutare il bambino a :

 

  • Maturare il senso d’ identità

Il bambino viene accolto e accompagnato a vivere serenamente, conoscendo sé stesso e gli altri, imparando a essere parte di un gruppo. Dal Sé  si passa al NOI, inteso come famiglia, scuola, territorio,  società. Il bambino deve poter sperimentare ruoli e dare significato alla propria quotidianità.

 

  • Sviluppare l’Autonomia

E’ importante per il bambino imparare a fare da solo, acquisendo così fiducia in sé stesso e negli altri. Ciò gli permette di esprimere liberamente il proprio stato d’animo: le gioie e le paure, il non compreso, per potersi fare aiutare al bisogno.

 

  • Acquisire Competenza

Maturare competenze significa imparare a “Fare qualcosa” attraverso il gioco, l’esplorazione, l’osservazione, la ricerca, modalità proprie della scuola dell’infanzia, e saper applicare ciò che si è imparato in contesti diversi.

 

  •  Vivere la Cittadinanza

Il bambino scopre l’importanza degli altri e delle regole del vivere insieme, sperimenta la necessità dell’essere ascoltato e dell’ascoltare, per porre le basi di un comportamento rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.

Le “materie” della scuola dell’infanzia sono i campi di esperienza di cui vi forniamo una breve descrizione. Queste aree servono da PISTA per creare attività che aiutino il bambino a maturare diverse competenze sviluppando i diversi aspetti del suo essere persona.

Il se’ e l’altro

E’ forse l’area più complessa e meno settoriale. Per sviluppare la propria personalità il bambino deve fare esperienza, deve giocare, vivere, confrontarsi con le proprie capacità e con propri bisogni ed è per questo che questo campo non troverà una sezione specifica ma più angoli di azione. Una volta presa consapevolezza si se stesso si scontra con l’ALTRO. Non è semplice neppure per gli adulti porsi in un punto di vista differente e mediare per trovare accordi e creare collaborazione.

Il corpo e il movimento

Il bambino ha un corpo, che deve imparare a conoscere e gestire, nella coordinazione, nel movimento, nello spazio e nel tempo. Non è semplice per un bambino imparare a camminare, correre, saltare, padroneggiare la forza, ma anche e soprattutto i sentimenti, del proprio sé corporeo. Qui rientrano anche lo sviluppo della capacità di usare strumenti, impugnare matite e materiali vari, organizzando il lavoro con precisione e tecnica.

 

Immagini suoni e colori

In questa area sono raccolte le molteplici possibilità d’espressione del bambino. Il disegno, la pittura la musica, il canto, il gioco del FAR FINTA, la drammatizzazione: sono tutti modi per aiutarlo ad esprimersi e a comunicare.

 

I discorsi e le parole

Ognuno di noi ha una lingua. Il bambino impara parole, comprende storie. Si rende conto che esistono altre lingue, sperimenta diversi modi di comunicare, si approccia con le prime forme di rappresentazione e di scrittura ed entra in contatto con i diversi modi di comunicare: INUOVI MEDIA, la comunicazione digitale, così indispensabile in questo periodo.

 

La conoscenza del mondo

Esistono aspetti della nostra vita più scientifici. Il concetto di numero, l’osservazione della realtà per comprenderla meglio, il tempo e gli aspetti della natura appartengono a questa area, in cui il bambino come un  piccolo scienziato va alla scoperta del mondo.

E’ importante considerare il bambino nella propria interezza; i campi di esperienza sono AREE DI APPRENDIMENTO che si riferiscono alle dimensioni del sapere e alle intelligenze multiple che ogni individuo possiede. Non da ultimi sono da sottolineare, soprattutto nella scuola dell’infanzia, gli aspetti relazionali ed emotivi che sono un filo rosso in tutte le aree di apprendimento. Questi legami purtroppo non sono ricreabili se non nel vivere INSIEME le esperienze e la quotidianità.

Una scuola attenta all’inclusione

L’offerta formativa, studiata sui presupposti sovra esposti, non può non essere attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno. Ogni bambino è unico e ha necessità proprie. Alcuni bambini più di altri hanno BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI.

Vi sono bambini con disabilità certificata, quelli con disturbi evolutivi specifici, bimbi con situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Proprio a questi bambini la scuola deve porre attenzione e riguardo con tutte le risorse umane e gli strumenti che sono a disposizione.

Il piano annuale per l’inclusione è un documento nel quale il team docente cerca di predisporre un percorso di attenzione e supporto alle necessità individuale. Inoltre scuola, famiglia e enti del territorio condividono e sottoscrivono la programmazione educativa personalizzata per concorrere allo sviluppo dell’allievo partendo dalla condivisione delle modalità educative.